giovedì 11 luglio 2013

Follia.

Follia,
stato sconfinato,
da tutti allontanato...
eppure dominato,
dalla pura Ratio.

Assurdamente incomprensibile,
comprendi solo l'imponderabile...

In ogni cosa hai,
le tue giuste ragioni...
ma in fondo te ne freghi,
e poi danni cagioni.

Ma la ragione ti disconosce,
e tu testarda dici:
"Bene, ancor non mi conosce..."

Poi indifferente insegni,
dando mille e più segni...
che nessuno è padrone,
seppure nel suo androne...

Il tuo sapere è oscuro,
ma certamente puro...
impenetrabile e temibile,
impermeabile e mobile.

Trascini lentamente,
in un mondo invisibile Mente,
solo visibilmente separato,
dall'assente reale anelato.

Come una bolla di vetro...
sospesa nel nulla,
sei la perfetta culla...
di chi pensa al nulla.

Il tuo sapere profondo,
è per la massa immondo...
ma io non mi confondo,
e li lascio andare a fondo.

Sapere infinito,
celato, finito...
a volte pentito,
 ma sempre appuntito.

Follia mascherata...
ed anche sfacciata,
domandi seccata...
con sguardo sornione...
e tono sicuro:
"Chi è folle...
e chi non lo è?"

By Giulia Assunta Vinci dalla raccolta di poesie "Guardami nell'anima."



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