giovedì 5 settembre 2013

Il sogno...portale magico.



Non è vero che tutto ciò che è legato al sonno e quindi hai sogni che da esso scaturiscono, è irreale.

Durante la fase onirica il pensiero, che già di per se è veloce a prescindere, assume una velocità di spostamento di gran lunga superiore a quella della luce. Infatti esso non ha limiti spazio-temporali, men che meno materiali tanto è vero che la materia è l'unica cosa che dal sogno viene estromessa facendone parte solo in modo apparente, in quanto limitante e decisamente inadatta a compiere un determinato tipo di "viaggi" in realtà parallele.

Secondo Freud il sogno non è altro che la realizzazione allucinatoria che si ha durante il sonno, di un desiderio che non ha trovato la sua realizzazione durante la vita reale...

Invece Ronald Fairbairn asserisce sicuro che il sogno è addirittura un fenomeno schizoide...
In base a questa ipotesi gli umani sono tutti psichicamente malati dal momento che è dimostrato che tutti sognano.

Per fortuna la verità è un altra ed è decisamente differente da tutte le strampalate, fantasiose e distruttive teorie dei vari presunti esperti, che danno al fenomeno in questione interpretazioni del tutto personali non corredate da prove certe.

(Nemmeno io ne ho?   Vi sbagliate...che vogliate crederci o no.)

Vorrei rifletteste adesso un pochino su certe questioni...

Il primo fatto che dovete mettere in evidenza ed al quale tutti prestano sempre pochissima attenzione, è una reazione del tutto meccanica dell'organismo mentre si sogna...
... le pupille si muovono in continuazione e freneticamente, cosa questa che accade quando si è svegli soprattutto se si viene sottoposti a situazioni che ci coinvolgono e ci stressano parecchio.
Ne risulta in modo palesemente elementare che ciò che viene visualizzato durante il sonno ed il sogno che segue, è certamente percepito dal cervello come qualcosa di estremamente reale e, a meno che chi sogna non sia condizionato dall'assunzione di sostanze che possono alterare e deviare in modo improprio ed innaturale il cervello, ne deriva che la mente in quel momento è "passata" in un altra dimensione parallela, inaccessibile al corpo e del tutto personale per chi sogna.

Rido assai divertita quando leggo di studiosi che non riuscendo a capire ed accettare una verità tanto semplice, hanno paragonato il cervello umano durante il sonno ed il sogno, ad un banale...per quanto ammirevole,  ingegnoso ed utile, computer in modalità "off-line."

Hartmann dal canto suo ha giustificato l'esistenza del fenomeno del sogno, considerandolo una sorta di terapia che trascina la mente nel "suo luogo sicuro"...

Ma permettetemi, e se non lo permettete è uguale...potete sempre non continuare a leggere, di dire con certezza assoluta che queste sono inesattezze evidenti, disarmanti e soprattutto primitive che relegano la specie intera dentro una bolla senza futuro.

Freud poteva sprecarsi un pochino di più dando spiegazioni meno semplicistiche e dozzinali come ha fatto quando ha affermato che "il sogno è la via maestra per esplorare l'inconscio."
A parte il fatto che per esplorare l'inconscio, ammesso che uno lo voglia, non serve connettersi con mondi paralleli perché ciò è possibile semplicemente sedendosi in motivata meditazione, sotto il mitico ed insostituibile albero di Siddharta Gautama...
E comunque sia se non viene "abbandonato" seppure momentaneamente il corpo, avendone la capacità ovviamente anche da svegli...nemmeno questo è possibile in modo serio e completo.

Conclusione...

Il sogno è per l'essere umano l'unico modo "reale" per raggiungere ogni luogo ovunque esso sia, peccato solo che non sia in grado di capire e gestire questa potenzialità.

Se così fosse sarebbe finalmente in grado di comprendere come creature di altri mondi, superando distanze infinite, senza la tirannia traditrice del tempo, foriera di limitazioni infinite e false verità come l'irreale materia...riescono a giungere ovunque...sia che si tratti del passato, o del presente...ma anche del futuro...






                                                                                        by Giulia Assunta Vinci
















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